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            Il Centro Studi Enrico Maria Salerno è stato fondato nel 1994 alla scomparsa del grande attore, da Laura Andreini Salerno, vedova e collaboratrice artistica del Maestro. La Struttura svolge attività di promozione culturale e produzione teatrale e cinematografica, con particolare attenzione alle problematiche sociali. E’ sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Lazio. Collabora stabilmente con Istituzioni teatrali nazionali e con gli Enti Locali. La Soprintendenza per i Beni Archivistici del Lazio ha riconosciuto nel 2004 l’Archivio Enrico Maria Salerno come archivio nazionale “di particolare interesse storico”. La Direzione Artistica è di Laura Andreini Salerno.
            La Struttura ha avviato un protocollo di collaborazione pluriennale con i teatri Eliseo, Quirino e Argentina di Roma per progetti riguardanti esperienze di “Teatro sociale” e inserimento lavorativo di ex detenuti – attori e tecnici - nel sistema teatrale italiano.
            Tra le attività e gli eventi realizzati segnaliamo solo per titoli:
-           TEATRO E CARCERE – FESTIVAL DELL’ARTE RECLUSA
-           PROGETTI DI FORMAZIONE E SCUOLE
-           PREMIO ENRICO MARIA SALERNO  PER LA DRAMMATURGIA EUROPEA – XX ED.
-           ARCHIVIO STORICO ENRICO MARIA SALERNO
-           EVENTI  E MOSTRE

TEATRO E CARCERE – FESTIVAL DELL’ARTE RECLUSA

            Dal 2000 sono state attivate iniziative a favore della diffusione della cultura teatrale presso gli Istituti di Pena, in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la Direzione della C.C. Roma Rebibbia N.C., realizzando laboratori di formazione, corsi di specializzazione ai mestieri dello spettacolo con 15 produzioni teatrali alle quali hanno assistito oltre 40.000 spettatori esterni (per il 60% studenti delle scuole superiori ed universitari). Dal 2012 il Centro Studi Enrico Maria Salerno, attraverso il sostegno del Fondo Sociale Europeo, gestisce presso il Teatro di Rebibbia la Casa dello Spettacolo dal Vivo, che coinvolge oltre 100 cittadini detenuti.
Sono operanti presso la C.C. Roma Rebibbia N.C. tre Compagnie:  G12 Alta Sicurezza, G8 Lunghe pene, G9 Precauzionale e una Band Musicale.
La Compagnia G12 A.S., sotto la guida di Fabio Cavalli, ha iniziato la propria attività nel 2002. I reclusi hanno portato in scena opere di Shakespeare (Tempesta, Amleto, Giulio Cesare), l’Inferno di Dante, Giordano Bruno, Eduardo, Pirandello, Tolstoj, Brecht… affrontando i temi di Libertà, Giustizia, Colpa, Perdono, e ricevendo numerosi riconoscimenti per l’alto valore artistico e sociale delle produzioni. 
I fratelli Paolo e Vittorio Taviani hanno basato il loro ultimo film proprio sul lavoro di Fabio Cavalli. I detenuti-attori della Compagnia hanno accettato la sfida lanciata: portare in teatro e al cinema il Giulio Cesare di Shakespeare. Così è nato il film Cesare deve Morire, co-prodotto dal  Centro Studi Enrico Maria Salerno, vincitore dell’Orso d’Oro alla Berlinale 2012, di cinque David di Donatello 2012, dei Nastri d’Argento della Critica 2012 con Targa Speciale al cast del film.  
La Compagnia del Reparto G8, diretta da Laura Andreini Salerno e Valentina Esposito, ha debuttato nel 2008 con lo spettacolo Viaggio all’isola di Sakhalin, liberamente ispirato a Cechov. Dal 2010 è stato avviato un protocollo di collaborazione con il Teatro Quirino – Vittorio Gassman che ha visto il debutto sul palcoscenico del prestigioso Teatro romano degli spettacoli interpretati dalla Compagnia: Viaggio all’Isola di Sakhalin, La Leggenda di Fitzcarraldo, Exodus, offrendo ai detenuti-attori, per la prima volta, una ribalta oltre le mura del penitenziario. Nel 2013 ha avuto inizio la collaborazione con il Teatro Argentina di Roma con il debutto dello spettacolo La Festa il 13 settembre 2013. Lo spettacolo è stato poi replicato il 22 ottobre in occasione del IX Convegno nazionale dei Cappellani delle Carcere.
La Compagnia del Reparto G9 Precauzionale, nata nel 2010, opera presso la Sezione che accoglie persone condannate per reati considerati “infamanti” . La Compagnia ha prodotto un opera tratta da Achille Campanile, Le Nuvole di Aristofane, Una famiglia come tante di Daniela Marazita. Regie della stessa Marazita. Collaborazione artistica di Fabio Cavalli e Maurilio Giaffreda.
La Band Musicale ha portato in scena lo spettacolo Il favoloso Mediterraneo con la direzione musicale di Franco Moretti.
Secondo i dati statistici tratti dall’esperienza su oltre 380 detenuti coinvolti nelle attività teatrali presso Rebibbia N.C. fra il 2002 e il 2013, e confermati da analisi dell’Istituto Superiore di Studi Penitenziari, il tasso di recidiva per chi svolge tali attività con continuità ed impegno passa dalla media del 65% a quella del 5%.

 DENTRO E FUORI LE MURA: CARTELLONE TEATRO E CARCERE - FESTIVAL DELL’ARTE RECLUSA

            A partire dal 2004 il Carcere di Rebibbia N.C. è stato “aperto” alle porte della Città con il primo Festival di spettacolo dal vivo di arte penitenziaria, trasformando un luogo di reclusione in un luogo di promozione culturale per artisti, attori, compositori, scrittori, cittadini reclusi e cittadini liberi.  Oltre agli spettacoli dei detenuti attori, sono stati ospitati artisti e personalità del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo che hanno reso omaggio all’attività svolta nel penitenziario con spettacoli, performance, convegni e dibattiti. Carlo Cecchi, Francesco Rosi, Luca De Filippo, Leo Gullotta, Nicola Piovani, Francesco Di Giacomo, Vincenzo Salemme,  Umberto Orsini, Giovanni Marini, Alessandro Haber, Alessandro Gassman, Ninetto Davoli, Roman Vlad, Giancarlo De Cataldo, Leo Gullotta, Paolo e Vittorio Taviani, Ascanio Celestini…. sono solo alcuni tra coloro che hanno realizzato occasioni di incontro e scambio d’esperienze artistiche sul palcoscenico di Rebibbia N.C..
Il processo di apertura del carcere alla società civile è avvenuto grazie al coinvolgimento attivo degli Istituti Scolastici e delle Università del Lazio. Oltre metà del pubblico degli eventi proposti è composto da giovani studenti delle scuole medie, superiori e università. Sono stati attivati percorsi educativi di crescita culturale, convegni, incontri e momenti di scambio artistico tra i detenuti attori e gli allievi dei laboratori teatrali svolti presso le scuole (tra i percorsi affrontati, 5 Amleti più 1, Dalla Città Dolente, Che cos’è la Libertà’, Libri e Libertà, La Libertà Repubblicana)
Nel corso degli anni la manifestazione ha più volte cambiato nome sulla base delle tematiche scelte e delle sedi ospitanti di ogni anno. Infatti alla sede fissa del teatro di Rebibbia Nuovo Complesso si sono affiancate prestigiose collaborazioni con il Teatro Eliseo-Patroni Griffi (Cartellone Teatro e Carcere), Teatro Quirino-Vittorio Gassman (Dalla città dolente – Festival d’arte reclusa), Teatro Argentina – Teatro di Roma (Festival dell’Arte Reclusa).
Nel triennio 2007 – 2009, attraverso la collaborazione con il Teatro Eliseo di Roma, sono stati ospitati gli spettacoli realizzati dalle compagnie di attori-detenuti di Rebibbia N.C. e delle Case di Reclusione di Saluzzo (CN), di Bollate (MI), dell’Istituto Penale per minorenni di Bari. Hanno chiuso la stagione 2007-2008 presso l’Eliseo l’allestimento de La corsa di Moncicì testo vincitore del Premio Scafi per la drammaturgia penitenziaria e la Ballata del carcere di Reading di Oscar Wilde con Giovanna Marini e Umberto Orsini.
Nel triennio 2010 – 2012 il Festival di Arte Reclusa è approdato al Teatro Quirino con il debutto degli  spettacoli Viaggio all’isola di Sakhalin, nel maggio 2010, di La leggenda di Fitzcarraldo, nel settembre 2011, e di Exodus nel settembre 2012, sempre per la drammaturgia e regia di Laura Andreini Salerno e Valentina Esposito. Gli eventi hanno riscosso uno straordinario successo di pubblico e critica registrando il tutto esaurito.
Nel 2013 è stato creato  uno spazio di scambio artistico fra i detenuti della Compagnia di Rebibbia e gli allievi dell' AIAD, l’Accademia Internazionale d’Arte Drammatica. Giovani attori e detenuti attori riuniti dunque in un'unica grande Compagnia di oltre 40 elementi che debuttato con lo spettacolo La Festa di Laura Andreini Salerno e Valentina Esposito sulle prestigiose tavole del palcoscenico del Teatro Argentina, inaugurando la collaborazione con il massimo teatro romano.   

FORMAZIONE E SCUOLE

            Dal 2005 il Centro Studi Enrico Maria Salerno riserva alle Scuole Superiori di Roma e del Lazio repliche degli spettacoli realizzati in Carcere dalle Compagnie dei detenuti attori. Circa 6.000 studenti hanno assistito alla Tempesta e all’Amleto di Shakespeare. Nel 2006-2007 è stato realizzato il Progetto 5 Amleti più 1, che ha coinvolto, oltre alla Compagnia dei detenuti di Rebibbia N.C., cinque Istituti scolastici superiori del Lazio, in un percorso di studio sui temi della Giustizia e della Vendetta, attraverso la parola di Shakespeare. Studenti e detenuti si sono confrontati con i rispettivi spettacoli sul palcoscenico del Teatro del Carcere nel mese di maggio in un ciclo di appuntamenti primi nel loro genere.
Nel 2008 è stato realizzato un novo Progetto tra carcere e scuola: Dalla Città Dolente. Il comune tema di studio, riflessione e performance per detenuti e studenti è il grande affresco della Commedia di Dante. I laboratori teatrali negli Istituti scolastici coinvolti hanno avuto durata di 5 mesi coinvolgendo oltre 100 allievi. Il 21 e 23 maggio, al Teatro del Carcere di Rebibbia ha avuto luogo il confronto finale alla presenza di oltre 900 spettatori complessivi.
Nel 2009, con il Progetto Che cos’è la Libertà?, gli Operatori del Centro Studi e gli ex-detenuti-attori della Compagnia Teatro Libero di Rebibbia,  hanno affiancato gli insegnanti di dieci Istituti Superiori del Lazio in un percorso di riflessione etica rivolto agli studenti sul tema della Libertà.
Nel 2010 è stato realizzato il Progetto Libri e Libertà che ha coinvolto gli studenti di dieci Istituti Superiori del Lazio in un ciclo di incontri con gli Operatori del Centro Studi per un’indagine sul tema della Libertà in relazione con la Letteratura, i Libri e il Potere. Un mosaico di video sull’epopea della distruzione delle biblioteche, realizzato con il diretto contributo dei ragazzi, ha completato il percorso di riflessione.
Nel 2011 è stato realizzato il Progetto La Libertà Repubblicana che coinvolge studenti e detenuti nella realizzazione di un video sul significato etico-politico dei termini evocati dal titolo.
Dal 2012 sono attive convenzioni con le Università La Sapienza e Roma Tre per la realizzazione di tirocini formativi e workshop presso il carcere rivolti agli studenti dei corsi di laurea e Master in teatro sociale, dramma terapia, lettere e spettacolo.
Nel 2013 dalla collaborazione con l’Accademia Internazionale d’Arte Drammatica AIAD è stato realizzato un progetto innovativo in ambito culturale: i giovani allievi dell’AIAD sono stati coinvolti nella realizzazione di uno spettacolo congiunto con i detenuti attori di Rebibbia Nuovo Complesso.  La Compagnia mista di 40 attori liberi e reclusi ha calcato le tavole del palcoscenico del Teatro Argentina il 13 settembre 2013 con lo spettacolo La Festa. L’indiscutibile successo dell’iniziativa è stato provato dalla calorosa reazione del pubblico che, dopo l’anteprima al teatro di Rebibbia nel mese di giugno, ha esaurito i posti presso il teatro Argentina nel giro di pochi giorni dalla comunicazione della replica dello spettacolo.
Il Centro Studi Enrico Maria Salerno impegna il proprio personale qualificato in corsi di formazione allo spettacolo per giovani studenti di ogni ordine e grado, detenuti, Operatori teatrali, insegnanti.
Dal 2007 collabora con En.A.I.P. Lazio all’organizzazione di corsi professionali di formazione ai mestieri dello spettacolo per giovani e adulti.
Nel biennio 2008/2010 è stato realizzato il Progetto S.F.I.D.E. (Sistema di Formazione Integrato per Detenuti) che ha coinvolto circa 200 cittadini reclusi presso Rebibbia N.C.
Dal 2012 il Centro Studi Enrico Maria Salerno, attraverso il sostegno del Fondo Sociale Europeo, gestisce presso il Teatro di Rebibbia la Casa dello Spettacolo dal Vivo, che coinvolge oltre 100 cittadini detenuti.